

Post post aperitivo WWE a Milano, il Primo!
Il primo aperitivo WWE è andato!
Il post di oggi ha un unico significato :
Ciò che avviene, avviene se siamo noi a volerlo.
Un anno fa abbiamo iniziato a parlare di aperitivo, dell’entusiasmo che si generava solo all’idea di vedersi, guardarsi dal vivo, capire perché sui social si ha una percezione e in presenza tutta un’altra.
Ci abbiamo provato e alla fine tra mille motivi tra cui le ferie, chi cambiava lavoro, chi cambiava città, chi si sposava, chi andava a convivere, tra una cosa e l’altra è morta lì l’iniziativa.
Nel frattempo sono passati i mesi, sono arrivati nuovi ragazzi e qualcuno ha deciso di lasciare WWE.
Ne è passata di acqua sotto i ponti!
Non sempre siamo stati convinti che la nostra presenza nel progetto fosse utile, né convinti che il progetto stesse scorrendo bene.
Sono passati eventi, di altri, ai quali dove è stato possibile abbiamo partecipato, a volte anche per descrivere direttamente la nostra iniziativa.
Abbiamo approfondito sempre più la comunicazione attraverso i social che abbiamo attivi e che cerchiamo di non trascurare mai:
Durante quest’anno abbiamo cercato di ascoltare le passioni di tutti, chi preferiva scrivere, chi occuparsi di grafica, chi dello share sui canali social, chi della nostra mail ufficiale. È stato ed è difficile fare tutto da soli, affidarsi all’intuito ed alle informazioni che leggiamo per documentarci di tanto in tanto su quello che succede nel mondo web della comunicazione.
È stato un anno in cui ci siamo piano piano riorganizzati, anche se il lavoro in realtà, in un progetto così particolare, non finisce mai!
Non finisce in quanto le dinamiche del gruppo cambiano spesso essendo una community ed essendo tutti volontari.
Capita di non essere sempre motivati, di non sentire quel coinvolgimento che all’inizio ci aveva fatto scegliere proprio WeWomEngineers, capita di non avere l’umore giusto per portare avanti le attività, capita semplicemente di essere stanchi.
Lavorare proattivamente a distanza, richiede uno sforzo ulteriore, può capitare di non capirsi, si legge un messaggio arrivato in un certo modo e si scopre che magari è stato scritto di fretta e che non c’era nessun retropensiero di fondo.
Sarebbe bastato uno sguardo dal vivo e si sarebbe già risolta.
Perché vi scrivo queste cose che per voi potrebbero suonare come banali?
Perché in realtà sono tutto tranne banali!
Il gruppo oggi è numeroso e le stesse dinamiche che vi ho appena raccontato se moltiplicate per N persone che partecipano ad un progetto, che si devono coordinare ma non solo, che non si sono mai incontrate fisicamente, che non si sono percepite a pelle, probabilmente solo attraverso i social, richiede uno sforzo ancora più grande.
Mantenersi attivi insieme come una squadra diventa complesso, ma arrendersi non è una parola che ci piace e così a luglio 2018 abbiamo riprovato ad organizzare “un aperitivo pazzo di Agosto”.
Abbiamo visto che a Milano ci sono molte wwevvine che ci lavorano e così poteva essere per noi la città di partenza in più. Oggi, abbiamo una ragazza che organizza gli eventi per noi. Anche lei è un ingegnere, è molto solare ed è la nostra Giulia Rock.
Abbiamo fatto un doodle per capire le presenze…all’inizio eravamo 4 gatti poi piano piano, siamo aumentati, rientrati dalle ferie nelle chat “io ci sono!”, “Io pure!” e così via….fino ad avere ieri altri ragazzi nuovi che proprio con agli avvisi sui canali social sono venuti a conoscerci.
È stato bello:
✔️ incontrarsi, potersi raccontare storie di lavoro, ambizioni, ricerche che vorremmo approfondire, ridere semplicemente insieme sapendo che comunque la strada è lunga e richiede un impegno notevole.
È stato bello perché:
✔️ le persone si sono scambiate i contatti ed abbiamo raggiunto per il momento nel nostro piccolo, l’idea che avevamo di network. Un’idea semplice fatta di storie.
✔️ si è smorzata l’aspettativa dell’incontro in un attimo, un flash e via a sorridere e mangiare insieme.
Non è semplice trovare degli equilibri, imparare a rispettare veramente il nostro prossimo, a vedere l’impegno che ci mette ma anche le difficoltà che vive.
WWE è diventata una scuola di vita che dipende dall’operato di ognuno di noi, esattamente come in un lavoro vero, come in una relazione vera, come in una collettività vera.
Mi auguro possano replicarsi questi incontri e che vi sia la possibilità di ascoltarli questi giovani che si iscrivono a Biomedica pensando ad una soddisfazione personale e invece incontrano molti scalini da superare, moltissimi cambiano settore e chi parla con noi spesso non si dichiara apertamente.
È importante non sentirsi soli nelle scelte, sapere che qualcuno che ti sostiene c’è.
A tratti dalla nostra società sembra impossibile, ma se lo vogliamo, dal nostro piccolo può diventare possibile e sostenere attivamente il prossimo.
Quel prossimo potremmo essere noi domani.
WeWomEngineers c’è!
Manu’
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