Viviana Laura Pinto: “Robotica e tecnologia educativa incontrano la comunicazione della scienza”

Viviana Laura Pinto: “Robotica e tecnologia educativa incontrano la comunicazione della scienza”

WeWomEngineers ha inaugurato un ciclo di interviste dedicato al mondo STEM, con l’obiettivo di fornire un’ampia visione relativa ai percorsi basata sull’esperienza diretta dei protagonisti. In questa intervista Viviana Laura Pinto, giovane laureata in Matematica, racconta la sua grande passione per la tecnologia, diventata poi la sua professione.

Ha lasciato un contratto a tempo indeterminato per occuparsi di didattica innovativa, ma non solo, attualmente è impegnata a tempo pieno nella Robotica educativa per grandi e giovani generazioni. 

Ha partecipato a numerose attività STEM come coach maker, data scientist, content creator ed è Co-fondatrice dell’Associazione Culturale Scienza Cipolla che si occupa di animazione e comunicazione scientifica.

Viviana Laura Pinto al TEDx

Da quali spunti è partita per arrivare all’attività di cui si occupa in questo momento?

Sono arrivata a questa professione, fatta di tante attività diverse, mettendo insieme ciò che avevo studiato con la voglia di interfacciarmi con un pubblico e trasmettere la mia passione. 

Dopo un periodo di lavoro in ufficio, mi sono accorta che quello non era il mio posto e, non trovando soddisfazione in quello che stavo facendo, ho cambiato. 

Avevo esperienza con i laboratori per bambini e ragazzi da precedenti esperienze per mantenermi gli studi, sapevo programmare abbastanza bene e mi piaceva l’idea di cambiare il modo di affrontare l’insegnamento della Tecnologia e della Matematica. Ho messo insieme le cose e sono partita da lì. Ne è venuto fuori ciò che faccio ora.

Quali sono le caratteristiche e le peculiarità che una professionista in materie STEM dovrebbe avere oggi?

Penso che oggi sia importante saper lavorare in squadra e saper raccontare il proprio lavoro. 

Sono convinta sia fondamentale l’ibridazione: bisogna aprire la mente, mettere insieme tutte le conoscenze che si hanno a disposizione e creare nuovi collegamenti fra le discipline, i contenuti e gli eventi. Insomma, creare una rete non solo di persone ma di idee che provengono da ambiti diversi. 

E continuare a studiare. Sempre.

Durante il suo percorso lavorativo come vive, se ci sono, le disparità di genere?

L’ambito in cui lavoro è prettamente maschile. 

Il mondo della Tecnologia e ancor di più il mondo della Robotica, è popolato quasi unicamente da uomini per cui la disparità di genere la si vive ogni giorno. 

Nei lavori che faccio al momento non sento discriminazione ma sicuramente c’è della disparità. 

In linea di massima, da donne, in ambiti che sono percepiti (senza nessuna ragione valida) come maschili, bisogna sempre “dimostrare” ma ciò che conta è che alla fine si diventa più forti, determinate e in generale, più preparate.

Quanto conta la gratificazione che può ricevere nel suo lavoro?

Per me la gratificazione è fondamentale, non tanto quella economica (che comunque ha il suo peso) ma avere la sensazione di fare qualcosa di importante e di poter davvero cambiare le cose, anche nel proprio piccolo. Seleziono i lavori che accetto quasi esclusivamente valutando quali mi daranno soddisfazione.

Un brevissimo consiglio per i nostri ragazzi, anche attraverso il titolo di un libro, una canzone, un film.

Il mio consiglio ai ragazzi è di fare quello che li appassiona. Non fatevi influenzare da chi vi dice che farete fatica a trovare lavoro, che il futuro è incerto o che vi figura un avvenire funesto. Seguite le vostre passioni, scegliete cosa fare assecondando i vostri desideri e impegnatevi in tutto quello che fate.

 La passione paga sempre.

Puoi seguire Viviana Laura Pinto attraverso il suo sito ufficiale (http://www.nanarobotics.it/chi-sono/ ,https://scienzacipolla.net/contatti/)

Vuoi proporre un/una professionista che possa raccontare la sua esperienza? Puoi scriverci a info@wewomengineers.com     

L’intervista a Viviana Laura Pinto è a cura di Vanessa Longo

Vanessa Longo sta completando gli studi in Ingegneria Biomedica alla facoltà di BioIngegneria presso l’Università degli Studi di Padova https://www.dei.unipd.it/home-page.

Ha scelto di essere parte di WeWomEngineers perché ha trovato strumenti e informazioni utili che l’hanno aiutata a raffinare le sue capacità di donna all’interno del mondo della tecnologia. Un mondo che per molti aspetti presenta ancora oggi ostacoli da superare.

WeWomEngineers è impegnata da quattro anni in attività STEM con volontarie in veste di role model biomedicali  e ritiene che la sensibilizzazione scientifica parta anche dalla promozione di profili femminili che dimostrino quanto è importante ascoltare le proprie inclinazioni e perseguire con tenacia percorsi che avvicinino la popolazione al mondo della scienza nella sua “corretta divulgazione”.  

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antònio Guterres  inaugurando la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza (11 febbraio) ha dichiarato:

“Per affrontare le sfide del ventunesimo secolo, dobbiamo sfruttare tutto il nostro potenziale. Ciò richiede lo smantellamento degli stereotipi di genere”

Con un particolare obiettivo di sviluppo ci si impegna a livello internazionale a “promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l’innovazione”. 

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