1° Obiettivo

Riconoscimento professionale

We-Wom-Engineers inizia il suo viaggio col fine di riconoscere giuridicamente la figura professionale dell’ingegnere biomedico, avvicinare i giovani biomedici al mondo del lavoro strutturando l’orientamento e l’inserimento lavorativo nel settore industriale biomedicale, aumentare le sinergie attraverso il networking collettivo esplodendo il talento creativo proprio delle nuove generazioni digital-oriented.

Spesso è la stessa professione a non essere “conosciuta” nella collettività.

Due orizzonti

Un ingegnere biomedico può progettare arti protesici, tessuti e organi artificiali, dispositivi impiantabili per citare qualche esempio e si interfaccia con due grandi dimensioni: la dimensione clinica legata alle patologie, alla fisiologia del corpo umano e la dimensione tecnologica.

 

Dimensione clinica e tecnologica sono i due orizzonti degli ingegneri biomedici.

Evoluzione della professione

Le responsabilità lavorative variano a seconda del settore di riferimento industriale e del ruolo. Le attività lavorative possono riguardare la progettazione, sviluppo e test di dispositivi medici, strumenti e componenti software, sviluppo e test di prototipi in collaborazione con operatori sanitari e pazienti, supporto alla formazione dei dispositivi medici in merito al loro corretto funzionamento, installazione, calibrazione, manutenzione di apparecchiature biomedicali, analisi di reclami, guasti dei dispositivi e sviluppo di azioni correttive, redazione e pubblicazione di ricerche scientifiche di settore. All’interno di queste attività tecniche l’evoluzione stessa delle tecnologie avanza, si creano nuove forme di tecnologie come l’intelligenza artificiale, la stampa 3D, le nanotecnologie.

 

Esse si sviluppano in modo rapido e il mercato stesso evolve con richieste e criticità differenti.

L’ingegnere biomedico

Non sempre è chiaro il ruolo e la professione dell’ingegnere biomedico nei contesti sanitari e industriali, non sempre è chiaro come potenziare le competenze racchiuse nel percorso universitario e nel ricerca per essere partecipi concreti dell’innovazione. Una sfida che stiamo percorrendo per definire competenze specifiche che stiano al passo con i tempi e possano garantire un’evoluzione sicura ed efficace per gli utilizzatori della tecnologia.