Re-Generation

Nella mia rubrica mi occuperò del settore “Nanotech&Nanomed”, introducendone gli argomenti principali, i traguardi raggiunti nel mondo della ricerca e le nuove tecnologie sviluppate per indagare uno dei fronti più innovativi dell’ingegneria biomedica. Buona lettura!

Negli ultimi anni l’attenzione della Medicina e della Bioingegneria si sono focalizzate soprattutto sulla possibilità di attuare una vera e propria ‘rigenerazione’ delle cellule e dei tessuti umani. La Medicina Rigenerativa è una disciplina innovativa, che si propone di porre rimedio al danneggiamento di organi e tessuti adulti con l’intento di restituire loro l’integrità strutturale e funzionale, perduta per cause di natura diversa come, ad esempio, traumi e malattie degenerative. Definire una data di nascita del settore è pressoché impossibile ma, volendo, si può far risalire il termine specifico ‘Medicina Rigenerativa’ al 2 novembre 2004 quando il governo americano approvò, tramite la Risoluzione 71, il finanziamento del California Institute of Regenerative Medicine attribuendogli fondi statali per la ricerca. Da quel momento l’impatto di questo settore interdisciplinare di ricerche e applicazioni riguardanti principalmente l’ingegneria, la medicina e la biologia è stato avvertito in maniera chiara in tutto il mondo della ricerca. L’aspetto fondamentale e innovativo del settore risiede soprattutto nella volontà non solo di ripristinare le funzionalità perdute del corpo umano ma anche di fornire gli elementi necessari per una riparazione in vivo, in modo da stimolare le capacità di rigenerazione.

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Nell’ambito della rigenerazione tissutale assumono particolare importanza gli studi riguardanti le cellule staminali, per il loro potere di differenziamento e rigenerazione sotto l’effetto del giusto microenvironment. Un’ eccellenza italiana è da anni impegnata nella ricerca sulle cellule staminali e le nuove sfide che essa può generare: si tratta di Elena Cattaneo, professoressa ordinaria presso l’Università degli Studi di Milano, senatrice a vita (la terza ad ottenere la carica, dopo Camilla Ravera e Rita Levi Montalcini) e direttrice del Laboratory of Stem Cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Diseases di Milano. Al convegno sulle promesse delle terapie contro le malattie neurodegenerative tramite cellule staminali tenutosi a Roma a palazzo Giustiniani lo scorso anno, la ricercatrice ha raccontato quali sono le future sfide della medicina rigenerativa, soprattutto riguardanti malattie quali Corea di Huntington, Sclerosi Multipla e Parkinson. In particolare, la sfida riguardante il Parkinson prevede la possibilità di effettuare trial clinici entro il 2018 tramite l’applicazione dei protocolli messi a punto in anni di ricerca europee per il trapianto di neuroni prodotti in vitro a partire da cellule staminali, in modo da poter ripristinare le funzionalita’ nervose compromesse. Spiccano, a tal riguardo, le ricerche del programma europeo ‘Neurostemcellrepair’, coordinato dalla stessa Cattaneo e dal prof. Ernest Arenas del Karoliska Institutet per creare un consorzio europeo che abbia come obiettivo quello di portare avanti la ricerca sulla patologie neurodegenerative.  Una grande sfida europea e un banco di prova per la medicina rigenerativa ma anche una speranza per la cura del Parkinson.

(fonti : La stampa, Wired-Medicina, IMRI, Neurostemcellrepair.org)

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