WeWomEngineers incontra l’Ingegnere Francesco De Simone

WeWomEngineers incontra l’Ingegnere Francesco De Simone

Laureato in Ingegneria Biomedica nel 2013 presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, inizia la sua carriera lavorativa in ambito Global Service da tecnico verificatore e manutentore di apparecchiature elettromedicali.

Continua il suo percorso in veste di Ingegnere Clinico nello stesso settore. Grazie a questo ruolo, riesce a viaggiare e a conoscere diverse realtà ospedaliere in tutto il territorio nazionale.

In qualità di responsabile di commessa, i suoi compiti principali si realizzano nell’avvio di nuove commesse ospedaliere di Global Service e nella gestione di contratti di manutenzione verso fornitori esterni.

Di cosa si occupa attualmente?

Attualmente lavoro presso il Servizio di Ingegneria Clinica dell’ASST Valtellina e Alto Lario. Mi occupo di tutto il processo di gestione del parco elettromedicale installato.

Svolgo le operazioni che supportano la valutazione dell’acquisto di nuove tecnologie, nonché le azioni su cui si basano la gestione e il controllo della manutenzione delle apparecchiature.

Da quali spunti è partit* per arrivare all’attività di cui si occupa in questo momento?

Durante gli anni di liceo ho sempre avuto una forte propensione ed un certo interesse per le materie scientifiche. Giunto alla scelta universitaria, ho deciso di intraprendere un percorso che mi permettesse di poter esplorare la scienza da più punti di vista: in quel momento ho realizzato che l’Ingegneria Biomedica facesse proprio al mio caso.

La vera svolta rispetto al mio percorso professionale è arrivata subito dopo la laurea, con il mio primo impiego. Poter toccare con mano apparecchiature medicali e vedere concretizzati nella pratica tutti i principi fisici e chimici studiati, mi ha convinto a mettere in atto una serie di scelte professionali con lo scopo di ricoprire il ruolo di Ingegnere Clinico in un ospedale pubblico.

Quali sono le caratteristiche e le peculiarità che un/una biomedic* dovrebbe avere oggi e per il futuro al fine di collaborare sempre più direttamente con le realtà biomedicali incluso il nostro SSN (sistema sanitario nazionale)?

La caratteristica principale che un Ingegnere Clinico deve possedere, secondo il mio parere, è la passione. Passione per le tematiche affrontate, a volte complesse ed estremamente varie. Lo spettro di informazioni e competenze nell’ingegneria clinica è molto vasto e diversificato, pertanto solo con tanta passione si possono superare le giornate difficili e le problematiche complesse.

Penso anche che una buona dose di curiosità non debba mai mancare, il famoso “perché” nello stile ingegneristico è utile per migliorarsi sempre.

Ha notato un’evoluzione del suo ruolo in questi anni all’interno dell’ambiente sanitario?

A mio avviso, la professione dell’ingegnere clinico all’interno di una struttura aziendale, sia essa pubblica o privata, si è trasformata negli ultimi anni in una figura imprescindibile per qualsiasi struttura ospedaliera.

Questo è dovuto al prepotente inserimento di tutta la componente tecnologica che affianca ed è strumento necessario della pratica clinica: un esempio lampante è stato costituito dall’emergenza sanitaria, in cui l’utilizzo delle apparecchiature mediche è stato determinante.

L’ingegnere clinico fornisce pareri tecnici per l’acquisto di nuove apparecchiature, in base all’utilizzo e al bacino di utenza e ad un corretto mantenimento dello stato manutentivo delle stesse nel tempo.

Un brevissimo consiglio per i nostri ragazzi, anche attraverso il titolo di un libro, una canzone, un film

“La pazienza è amara ma il suo frutto è dolce” ( J.J. Rousseau).

Confrontandomi costantemente con diversi colleghi ed amici, mi rendo conto di quanto sia difficile poter emergere professionalmente, cercando di realizzare i propri obiettivi. Alla luce di questa consapevolezza, credo che la frase di Rousseau incarni il mantra che tutti dovremmo seguire.

Ci vuole pazienza per affrontare la salita. Un passo alla volta, giunti in cima, il panorama è la ricompensa più grande per tutta la fatica affrontata.

Un grazie speciale a Francesco De Simone (https://www.linkedin.com/in/francesco-de-simone-14212b4b/) per il suo splendido percorso condiviso e per voi che ci seguite, scriveteci alla info@wewomengineers.com e pubblicheremo la vostra storia!

TEAM WWE

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